martedì 23 febbraio 2010
PER I QUARANTENNI PENSIONI DIMEZZATE !
E' la conclusione più amara del Rapporto sullo Stato sociale 2010 presentato dall'Università Sapienza di Roma e dell'Università degli Studi Bicocca di Milano .
Lo studio in parola ha confermato quanto gli addetti ai lavori già sapevano, dopo i numerosi interventi legislativi sui trattamenti previdenziali, con riferimento sia alle modalità di calcolo della pensione (dal sistema retributivo, al misto, al contributivo), sia al requisito dell’età
(con gli ultimi interventi ormai progressivamente elevata a 65 anni),
e cioè che i futuri sessantacinquenni, a seconda che provengano da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o parasubordinato, avranno diritto ad una pensione dimezzata rispetto a quella erogata con il sistema retributivo :
chi andrà in pensione nel 2035 riceverà dalla previdenza pubblica il 58% dell'ultimo stipendio se viene da un contratto a tempo indeterminato e il 43% se 'parasubordinato', contro gli attuali tassi dell'80-70%. Non c'è pace per i babyboomers. Per la generazione dei quarantenni, dopo il tramonto del posto fisso e l'ascesa del precariato, la riduzione dei salari, lo smantellamento del Welfare e la recessione peggiore dal dopoguerra, arriva la legnata delle pensioni .
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