mercoledì 26 settembre 2012

Un mio esame universitario di “Diritto della Previdenza sociale” di giovedì 13 scorso, presso la Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari . Il programma: http://giurisprudenza.unica.it/pub/insegnamenti/156/index.jsp?ins=156&id_docente=95 . I seminari tenuti da avvocati e magistrati del Foro di Cagliari : “ Invalidità civile ”, “ Tutela dei diritti degli enti previdenziali: contenzioso”, “Infortunio in itinere”, “ Accertamento tecnico preventivo obbligatorio, ex art.445 bis cpc ” * Quattrocchi Walter, laureato in Scienze Politiche con Specialistica in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni ( Facoltà di Scienze Politiche di Catania)

mercoledì 12 settembre 2012

SEMINARI 2012-13



Vi ricordo i miei seminari per il 2012-13 :
-Previdenza pubblica e privata
-Design industriale italiano
-Arte contemporanea e mercati

lunedì 3 settembre 2012

" L'INGANNO DI TANGENTOPOLI " : IL LIBRO INTERVISTA A RENATO ALTISSIMO CHE SVELA I SEGRETI DELLA PRIMA REPUBBLICA


Questa estate è uscito per Marsilio editore “ L’inganno di Tangentopoli”, un libro intervista del giornalista Gaetano Pedullà, già direttore del Tempo, con un protagonista della Prima Repubblica, Renato Altissimo, ultimo segretario nazionale del Partito liberale italiano, già Ministro della Sanità e dell’Industria tra il 1979 e il 1986.
Altissimo ritorna dal volontario esilio in Europa, conseguente la condanna nell’inchiesta di Mani Pulite, “ la fuga fu una scelta tragica- confessa il politico- per non fare probabilmente la fine di Craxi, Sergio Moroni, Gabriele Cagliari, e altri”.
Il tema affrontato dal libro entra nel dibattito sul ventennio da Tangentopoli e grazie alla diretta testimonianza di Altissimo ne rivela retroscena inediti . I due autori fanno continui riferimenti alla politica italiana del dopoguerra per concentrarsi sulla Prima Repubblica del pentapartito, del craxismo, spazzata via dallo tsunami dell’inchiesta di Mani Pulite insieme all’onda lunga giustizialista dei processi mediatici.
Altissimo ci rivela una verità diversa ( lui la chiama “la verità vera”) da quella che di solito accompagna l’immagine, secondo lui, fiabesca di Mani Pulite.
“Ma nelle pagine del libro non si sosterrà mai la tesi- ci tiene a precisare il giornalista nell’introduzione- del complotto dei magistrati. Si cerca però di dare una risposta a queste domande: c’era o no una regia dietro Tangentopoli? Perché in quel tritacarne finirono insieme l’Italia peggiore e l’Italia migliore? A conti fatti, ci sono stati politici, magistrati, imprenditori che da quella stagione hanno guadagnato? E quanto? Perché giornali e opinione pubblica scelsero senza riserve la sponda giustizialista, se su circa cinquemila persone coinvolte in Mani Pulite più di quattromilacento sono poi risultate innocenti o comunque prosciolte, prescritte o estranee ai fatti? E oggi come allora, se lo stesso tritacarne può essere acceso, chi può controllarne l’interruttore?”.
Altissimo è preoccupato perché vede oggi riproporsi quelle stesse condizioni di allora “ la debolezza della politica ridotta ad un immobilismo dei partiti, fiaccati da una inarrestabile ondata di antipolitica, frutto dell’eredità di Mani Pulite e accentuata dai recenti scandali sull’abuso dei rimborsi elettorali; il conflitto tra politica e magistratura e il conseguente arroccamento delle posizioni, che, insieme all’alibi di un Berlusconi sempre sotto processo, hanno causato l’impossibilità di potere arrivare alle riforme del sistema, mentre rimaniamo fanalini di coda in Europa sulla giustizia ; e infine la recrudescenza della corruzione”. Pedullà sulla questione morale aggiunge “ mentre in altri Paesi, come in Inghilterra, il tema è stato recentemente affrontato, in Italia si gira la testa dall’altra parte”. Altissimo riferendosi ai tempi in cui era un dirigente di partito ci tiene a fare un distinguo “ perché mentre a quell’epoca il grosso del denaro veniva usato per pagare i costi dei partiti, con qualcuno che prendeva mazzette, oggi con il finanziamento pubblico trasformato in rimborso elettorale, i soldi che girano non si sa dove vanno a finire, vedi i casi Lusi, Lega Nord…”.

-PCI, Mani Pulite e il sogno di Craxi-
Proseguendo nell’operazione verità, Altissimo spiega come mai dall’inchiesta Mani Pulite furono praticamente esentati il Pci, l’Msi, la sinistra Dc e una imprenditoria camaleontica e contigua alla sinistra, come nel caso dell’Ingegnere De Benedetti “ ad un certo punto però i magistrati sembrarono decidere tutti insieme ( mentre nella seconda metà degli anni ottanta l’inchiesta sui fondi neri dell’Iri che portava anche al Pci e affidata al magistrato Gherardo Colombo non si sa che fine fece…) quelli di destra come quelli di sinistra, che fosse giunto il momento di dare un duro colpo alle forze di governo. Quel colpo che le opposizioni non erano riuscite a dare in cinquant’anni . Per far questo la magistratura ha di fatto ignorato ciò che avveniva a sinistra , chiudendo un occhio e anche due, sui trasferimenti di Mosca, il cosiddetto “ oro di Mosca ”, o quelli provenienti dalle cooperative rosse, derubricando invece il dossier Mitroklin. Si fece apparire tutto come semplici casi di corruzione, non distinguendoli dal finanziamento ai partiti o anche ai singoli, ma in funzione di finanziamento comunque della politica, i cui apparati di partito erano diventati sempre più costosi, anche per controbattere in Italia la macchina pesantissima del più grande partito comunista di tutto l’Occidente, ormai introdotto e consociativo in ogni ambiente, con migliaia di dipendenti in distacco sindacale in aziende pubbliche e private, come Enel, Fiat, i quali svolgevano stabilmente attività politica a favore del partito comunista”. L’onorevole, ricorrendo al pensiero di Cossiga , spiega le origini sociologiche e storiche della saldatura tra l’area del partito comunista che faceva riferimento a Violante, magistrato in prima linea negli anni del terrorismo e la corrente dei giudici di Magistratura Democratica, originariamente invece di visione liberale “ nasce così il partito delle procure e nella cultura della stessa base del Pci si afferma sempre più l’idea che può essere il magistero penale a cambiare la società” .
“Con la crisi del Pci, causata dalla caduta del muro di Berlino e l’implosione del partito comunista con il crollo dei consensi nelle elezioni del 1992, si profilava il possibile sorpasso del PSI - sostiene Altissimo - e il realizzarsi del sogno “mitterandiano” di Bettino Craxi di assorbire il Pci all’interno del Psi, come era avvenuto in Francia”.

-La disperazione dei quarantenni del Pci-
Cossiga, allora Presidente della Repubblica, aveva offerto, dopo il crollo del muro di Berlino e dissoltasi l’Unione sovietica, un nuovo compromesso storico ( denominata “autoassoluzione” dal Presidente) dopo quelli tra De Gasperi e Togliatti e tra Moro e Berlinguer, ma il partito comunista rispondeva addirittura tentando di incriminarlo, con le eccezioni di Macaluso, Chiaromonte e Giorgio Napolitano, quest’ultimo uscito perdente dalla lotta per la segreteria del partito alla quale fu invece preferito Natta. “ I quarantenni del partito, D’Alema, Veltroni, Fassino, Violante che avevano atteso pazientemente il loro turno per “contare” – riferisce Altissimo- nel Paese, vedevano profilarsi la prospettiva della fine delle loro speranze e ambizioni. Ma arriva la scossa nel 1992 con l’inchiesta Mani Pulite : il Paese per entrare in Europa doveva dismettere parte dell’apparato industriale dello Stato, per cui il mondo economico e finanziario aveva bisogno di una classe dirigente al governo del Paese con cui dialogare meglio che con Forlani e Craxi. A questo punto Violante lancia segnali di via alle procure e la sinistra, avallando il trasferimento del giudice Caselli a Palermo, punta anche all’incriminazione di Giulio Andreotti per mafia”.

-Opera moralizzatrice di Mani Pulite-
L’onorevole Altissimo smentisce un’altra favola, quella per cui tangentopoli avrebbe restituito moralità all’economia, affermando che “ chi ispirò e si avvantaggiò di quella fase giudiziaria e storica, oggi controlla grandi giornali, conta nella finanza e nei palazzi di potere, riuscendo a condizionare ogni elementare logica di mercato. Anzi, l’uscita di scena di molti concorrenti permise ad un ristretto gruppo di imprese, “protette” dal sistema, di fare guadagni immensi, senza peraltro dover compiere alcuno sforzo per modernizzarsi”.

-L’occasione persa delle privatizzazioni-
Altissimo racconta “ per rispettare i conti imposti da Maastricht, ai fini dell’entrata nell’euro del nostro Paese, il governo in carica di quegli anni dell’ex Pci D’Alema dovette ricorrere alle privatizzazioni di una parte del patrimonio pubblico. L’occasione fu ghiotta per l’imprenditoria “ amica”, come in diversi casi in cui beneficiario risultò essere l’Ingegnere De Benedetti. Si iniziò dal fallito assalto alla SME da parte dell’Ingegnere, che Prodi, allora Presidente della controllante Iri, aveva preferito rispetto a chi aveva presentato un’offerta 7 volte più vantaggiosa, gli americani della Heinz, produttrice del famoso Ketchup” “ sai Renato - gli giustificò il Professore- solo perché De Benedetti ha un taglietto sul pisello che altri non hanno”. “ Poi fu la volta dell’assegnazione a Omnitel, società di De Benedetti, del secondo gestore della telefonia mobile in Italia-ricorda Altissimo- ratificata con un decreto firmato dall’allora Ministro del Tesoro Ciampi a urne ancora aperte. Quindi l’affare che portò la società Infostrada, sempre dell’Ingegnere, ad acquisire la rete telefonica delle Fs, pagandola una miseria , 700 miliardi di lire, per di più dilazionati in 14 anni e poi dopo poco tempo rivenduta ai tedeschi di Mannesmann per 14 mila miliardi di lire, una somma mostruosa”. Nelle vicende Telecom ( sempre di quel periodo la vicenda parallela di Telekom Serbia )Altissimo evidenzia l’attivismo sospetto del Presidente del Consiglio Massimo D’Alema, che sostanzialmente diede il via libera alla scalata della compagnia telefonica da parte di Roberto Colaninno, che aveva rilevato la società Olivetti da De Benedetti, e la maxiconsulenza di Tronchetti Provera al manager bancario Consorte, amico degli ex Pci.
Medesimi copioni per le privatizzazioni Seat- Pagine Gialle, Autostrade che andarono ai Benetton e le Banche di Stato destinate alle Fondazioni bancarie filogovernative.
Insomma un assalto alla diligenza e una svendita del patrimonio industriale pubblico che poteva abbattere decisamente il debito pubblico e che invece lo alimentò .

-Falcone e zona grigia Stato-mafia-
Un capitolo a parte viene dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e la zona grigia tra Stato e mafia.
Significativa la circostanza che Altissimo riporta, citando la memoria di Cirino Pomicino, secondo la quale il giudice siciliano prima di essere ucciso, stesse collaborando con il procuratore di Mosca, Valentin Stepankov, sui fondi del KGB, il servizio segreto sovietico. Dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio nessuno però seguì quella pista che portava ai segreti bancari di San Marino .

-Tangentopoli e media-
Riguardo al ruolo dei media nella vicenda tangentopoli si è già detto che, a parere di Altissimo, questi cavalcarono opportunisticamente l’onda giustizialista, anche per assecondare propri interessi o per spirito di partito e a dimostrazione di questo stretto legame il politico porta l’esempio della presenza di un giornalista filocomunista, Ezio Mauro, alla direzione del giornale degli Agnelli, la Stampa di Torino, giustificata a lui dall’Avvocato in questo modo
“ perché un comunista in redazione val bene la pace in fabbrica”. D’altronde la sinistra aveva occupato molte posizioni di comando inserendo centinaia di giornalisti, molti dei quali in contatto diretto con le Procure.
-Bettino Craxi-Il libro, come già detto, è ricco di sconosciuti dietro le quinte che riguardano tanti vecchi e nuovi campioni della politica nazionale, dell’imprenditoria e della finanza. Per quanto riguarda la vittima più prestigiosa di Tangentopoli , Bettino Craxi, Altissimo sviluppa la tesi, supportata dalla testimonianza di Paolo Cirino Pomicino, che il segretario dei socialisti avrebbe impedito quell’assalto alla diligenza delle privatizzazioni e che anzi rifiutò una proposta/patto dal finanziere laico Enrico Cuccia, che gli offriva in cambio l’appoggio di tutta la borghesia azionista e anticlericale contro la finanza cattolica. Questo rifiuto molto probabilmente, secondo Altissimo, gli fu fatale.

-Il futuro-
Ma in Altissimo c’e’ la paura che la stagione di Tangentopoli possa ripetersi, giacchè si parla di nuovo di vendita di patrimonio pubblico e quindi così chiosa “ magari con un governo amico a Palazzo Chigi qualche neo campione delle privatizzazioni si potrebbe far vivo ”.

- da un mio articolo su Spinningpolitics
IN ALTO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO IN GALLERIA COLONNA A ROMA : DA SINISTRA VITTORIO SGARBI, RENATO ALTISSIMO, GAETANO PEDULLA'


VENEZIA BIENNALE ARCHITETTURA 2012, FINITA L' ARCHITETTURA "ICONA" DELLE ARCHISTARS



Il Leone d’oro va a Urban Think Thank per il progetto Gran Horizonte( venezuelani,vedi foto in alto). L’occupazione verticale della Torre David a Caracas vince questa edizione della 13. Mostra Internazionale di Architettura. Un incredibile progetto di architettura spontanea, documentato dalle immagini di Iwan Baan. All’italiano Cino Zucchi una menzione speciale per il progetto Copycat.
Il Leone d’argento, per lo studio più promettente, va alle irlandesi Grafton Architects.
Il Leone d’oro per la migliore partecipazione nazionale va allo splendido Padiglione Giapponese di Toyo Ito. Tre menzioni speciali ai padiglioni di Polonia, Russia e Stati Uniti.
Ad Alvaro Siza il Leone d’oro alla carriera.

La Biennale di Venezia premia il progetto della Torre David di Caracas, grattacielo incompiuto di 28 piani, come modello di “spazio comune”, esempio di “abitare collettivo e informale”. In tempo di crisi, un significativo premio allo “squatting”
Inaspettato ma sicuramente meritato. Non fosse altro perché stiamo parlando di quello che è il più grande edificio occupato del mondo. Parliamo della Torre David di Caracas, un grattacielo di 28 piani, modernissimo ma incompiuto, che dopo anni di occupazione ha vinto l’ambito premio del Leone d’Oro per il miglior progetto rappresentante il tema “Common Ground”.
La biennale di Venezia premia, quindi, questo esempio di abitare collettivo e informale messo in piedi dall’Urban-Think Tank (Alfredo Brillenbourg, Hubert Klumpner) e Justin McGuirk. Ma soprattutto dagli abitanti di Caracas e alle loro famiglie “che hanno creato una nuova comunità e una casa a partire da un edificio abbandonato e incompiuto”.
Sono queste le parole con le quali la giuria della 13ma Biennale Architettura ha voluto assegnare l’importante riconoscimento, per la prima volta, a un caso di occupazione di uno stabile abbandonato.
Quello che è conosciuto come squatting, oggi, ha il suo modello da seguire. Un modello di ‘commons ground’, di spazi comuni. “La giuria – si legge nelle motivazioni della premiazione – elogia gli architetti per aver riconosciuto la potenza di questo progetto trasformazionale: una comunità spontanea ha creato una nuova casa e una nuova identità occupando Torre David, e lo ha fatto con talento e determinazione. Questa iniziativa può essere intesa come un modello ispiratore che riconosce la forza delle associazioni informali”.
TORRE DAVID – La Torre David o Torre de David è un palazzo modernissimo, ricoperto su tre lati di vetrate a specchio, nel cuore di Caracas: una grande incompiuta di 45 piani. I primi 28, da anni, sono occupati da circa 2500 squatter che hanno eletto la torre come loro casa. Non ci sono bagni, mancano pure i muri e anche le balaustre dei terrazzi, fatte in mattoni, sono un’”accessorio” che è spuntato da poco: questo dopo che piu di qualche inquilino è volato nel vuoto per oltre 20 piani.
La costruzione risale al 1990: doveva ospitare appartmenti di lusso, uffici e anche la sede di una delle piu importanti banche del Venezuela con tanto di eliporto. A finanziare la costruzione fu il magnate David Brillembourgh, allevatore di cavalli, uomo d’affari e amico di Hugo Chavez, scomparso per una malattia nel 1993.
Allora il governo venezuelano, riporta il New york Times, aveva acquisito tutti i suoi beni ma il palazzo non fu mai completato a causa della crisi economica che colpì lo stato.
La Torre de David, dal nome del suo creatore, compare anche nel libro “Shadow Cities: A Billion Squatters, A New Urban World” scritto dal giornalista americano Robert Neuwirth come, probabilmente, il piu grande edificio occupato del mondo.

foto sotto : giapponesi e 2 foto di Walter Quattrocchi all'ingresso dei Giardini alla Biennale e al red carpet della Mostra del Cinema al Lido di Venezia.









venerdì 10 agosto 2012

Marina Abramovic, uscito il DVD e VOLUME de «The artist is present»


«She's never not performing» si dice di lei durante il film. E si badi bene parliamo di un'ultrasessantenne. Ma lei è la performance, lei è il suo corpo sempre teso ad oltrepassare limiti, lei è la prova vivente che con tutto si può giocare.
Lei è Marina Abramovic e in questo «The artist is present» racchiude tutta se stessa attraverso la storia di una mostra. Infatti Matthew Akers che dirige la segue nella preparazione della grande retrospettiva che il Museum of Modern Art di New York ha dedicato alla Abramovic nel 2010, la più grande esibizione che il MoMA abbia mai dedicato all'arte della performance. Imperdibile questo cofanetto (dvd + volume) edito da Feltrinelli per chi ama ma anche per chi nulla sa dell'artista nata a Belgrado, figlia di due partigiani, volata nel 1976 ad Amsterdam dove incontra il performer tedesco Ulay (Uwe Laysiepen), che diventa suo partner nella vita e nel lavoro.
Praticamente due anime gemelle (incredibilmente nati nello stesso giorno) che mettono alla prova i reciproci ego, si incontrano - scontrano sulla scena e, al di là delle quinte, consumano una relazione simbiotica da oltre un decennio. Più che una performance infinita.

immagini dal Moma

mercoledì 1 agosto 2012

ECCELLENZA: Master in design della ristorazione a Cagliari



IED, scuola di eccellenza e Fondazione Gualtiero Marchesi insieme per lo sviluppo di imprese vincenti nell’ambito della ristorazione. Come? Attraverso un master, incentrato sulla formazione di professionisti in grado di individuare e sfruttare al meglio i diversi elementi che concorrono a creare progetti imprenditoriali di successo. “Master in design della ristorazione”, questo il titolo del progetto, presentato ieri a Milano, che si pone l’obiettivo principale di trasferire le conoscenze utili a focalizzare l’oggetto ristorante come una pluralità di elementi che devono fondersi per creare un unico ed equilibrato elemento, con un proprio carattere e ben identificato. L’ammissione al master è a numero chiuso e la candidatura avviene attraverso l’invio del proprio curriculum vitae . Verranno presi in considerazione tutti coloro in possesso di una laurea in qualunque disciplina e i professionisti con pluriennale esperienza nell’ambito della ristorazione. Le lezioni avranno sede a Cagliari, presso le aule IED, per la durata di 4 settimane, mentre l’ultima settimana, che prevede incontri, workshop e progetti, si svolgerà a Milano. A conclusione del percorso didattico, i partecipanti dovranno presentare un loro progetto dimostrandone la fattibilità attraverso una simulazione. I progetti saranno valutati da una commissione, presieduta da Gualtiero Marchesi (il quale terrà anche diverse lezioni durante il corso). Al miglior progetto sarà offerta la possibilità di usufruire della consulenza da parte del Gruppo Gualtiero Marchesi per le attività di pre-opening, oltre all’utilizzo del logo “Miglior progetto di Design della ristorazione 2013”. I corsi avranno inizio a gennaio 2013. Un’occasione unica, per un itinerario di studio innovativo, che da spazio a chi è consapevole della propria passione e vuole investire sul suo futuro.
al centro della foto Marchesi e a sinistra il responsabile IED Cagliari Massimo Cugusi

DESIGN BIODEGRADABILE ATTRAVERSO LA BIOPLASTICA


bio-on e FLOS presentano il primo prodotto al mondo realizzato con la bio plastica PHAs, biodegradabile naturalmente in acqua al 100%. A dare forma al primo test di questo rivoluzionario materiale è stata scelta Miss Sissi, la lampada di FLOS disegnata nel 1991 da Philippe Starck e diventata una icona nel design dell'illuminazione. Si uniscono così la creatività, l’esperienza e la presenza
globale di FLOS con l’innovazione di bio-on, proprietaria esclusiva della tecnologia per produrre la bio plastica PHAs.

http://www.bio-on.it/

lunedì 16 gennaio 2012

LE NOVITA' 2012 PER LE PENSIONI

Scatta il contributivo per tutti, sale la soglia d'età per le donne. Estensione del contributivo pro rata per tutti, aumento dell'età di pensionamento delle donne, giro di vite sulle pensioni di anzianità e blocco della rivalutazione rispetto all'inflazione per i trattamenti superiori a tre volte il minimo: sono solo alcune delle novità in materia previdenziale per il 2012 previste dalla manovra correttiva. Ecco in sintesi che cosa cambierà per chi matura i requisiti per la pensione a partire dal prossimo anno (per chi li matura entro il 2011 si mantengono le regole precedenti):
CONTRIBUTIVO PRO RATA. Dal 2012 scatta l'applicazione a tutti del
metodo contributivo pro rata (anche a coloro che avendo oltre 18 anni di contributi a fine 1995 avevano mantenuto il più vantaggioso metodo retributivo) che calcola l'assegno previdenziale sulla base dei contributi versati. Questo calcolo sarà applicato solo sull'anzianità maturata a partire dall'anno prossimo.
ADDIO FINESTRA MOBILE. Non ci saranno più decorrenze, l'anno di
finestra mobile sarà inglobato nell'età prevista per la vecchiaia e la pensione anticipata.
AUMENTO ETÀ VECCHIAIA DONNE. Dal primo gennaio le donne del settore
pubblico andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni (dai 62 attuali compresa la finestra mobile). Le donne dipendenti del settore privato andranno in pensione a 62 anni (dai 61 attuali compresa la finestra).
Il requisito passerà a 63 anni e sei mesi dal primo gennaio 2014 e gradualmente arriverà a 66 anni nel 2018. Le lavoratrici autonome andranno in pensione a 63 anni e mezzo dal 2012 fino ad arrivare a 66 anni nel 2018.
PER PENSIONE VECCHIAIA A 66 ANNI ALMENO 20 ANNI CONTRIBUTI.
Dal 2012 si può andare in pensione di vecchiaia a 66 anni avendo almeno 20 anni
di contributi a condizione che l'importo della pensione sia pari almeno
a 1,5 volte l'assegno minimo (rivalutato negli anni successivi sulla base del Pil). Si prescinde dal requisito dell'importo minimo se si hanno almeno 70 anni (e un minimo di cinque anni di contributi). L'età minima di accesso alla pensione di vecchiaia, compresi gli adeguamenti alla speranza di vita, sale a 67 anni dal 2021.
ASSEGNO SOCIALE A 66 ANNI. Anche per chi non ha redditi e quindi
aspira alla pensione sociale il requisito cresce di un anno passando a66 anni.
PENSIONE ANTICIPATA. Dal 2012 si può uscire dal lavoro in anticipo
rispetto all'età di vecchiaia solo avendo maturato un anzianità contributiva di 42 anni e un mese se uomini e 41 e un mese se donne.Questi requisiti sono aumentati di un mese nel 2013 e di un altro mese nel 2014. Per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 anni si applica la riduzione del trattamento di un punto percentuale (due punti
percentuali per ogni anno di anticipo ulteriore rispetto a due anni).
In pratica la riduzione applicata potrebbe essere del 6% nel caso di uscita con 58 anni di età.
FASCIA FLESSIBILE PER CHI HA SOLO CONTRIBUTIVO. Per chi ha cominciato a versare contributi solo dal 1996 si può uscire dal lavoro a 63 anni
purché si siano versati almeno 20 anni di contributi e purché l'importo della pensione sia almeno pari a 2,8 volte l'assegno sociale (darivalutare negli anni successivi).
ADEGUAMENTO SPERANZA VITA. Restano valide le regole sull'adeguamento dei requisiti per la pensione alla speranza di vita a partire dal 2013.La manovra prevede che siano adeguati non solo i requisiti di età ma
anche quelli di anzianità contributiva.
ALLENTAMENTO STRETTA PER NATI 1952 CON 35 ANNI CONTRIBUTI. I
dipendenti con almeno 35 anni di contributi a fine 2012 che avrebbero
maturato in quell'anno i requisiti per la pensione (sulla base delle
regole precedenti, quindi almeno 60 anni di età e quota 96 tra età e contributi) possono andare in pensione anticipata con almeno 64 anni di
età. Le lavoratrici dipendenti che entro il 2012 avranno 20 anni di
contributi e 60 anni di età potranno andare in pensione di vecchiaia a
64 anni di età.
GIRO VITE SU LAVORI USURANTI. Dal 2012 i lavoratori con attività
usuranti potranno uscire dal lavoro in anticipo rispetto all'età di
vecchiaia solo con quota 97 tra età e contributi e almeno 60 anni di
età. Fino al 2011 era stato possibile uscire con tre anni in meno
rispetto all'età anagrafica minima (60 anni) quindi con 57 anni.
CONTRIBUTO SOLIDARIETÀ. Dal 2012 al 2017 è previsto un contributo di
solidarietà a carico dei fondi speciali. Sono escluse le pensioni di
importo pari o inferiori a cinque volte il minimo (2.337 euro).
AUMENTO ALIQUOTA CONTRIBUTIVA ARTIGIANI E COMMERCIANTI. Dal 2012
commercianti e artigiani pagheranno 1,3 punti in più per arrivare nel
2018 a un livello del 24% (a fronte del 20-21% attuale).
BLOCCO RIVALUTAZIONE PENSIONI SUPERIORI A 3 VOLTE MINIMO.
L'indicizzazione piena delle pensioni rispetto all'inflazione per il 2012-2013 è prevista solo per i trattamenti inferiori a tre volte il minimo. Viene considerato per il calcolo della soglia l'intero reddito
previdenziale del pensionato.
CONTRIBUTO PENSIONI D'ORO. Per i trattamenti superiori a 200.000 euro è previsto un contributo del 15% per la parte eccedente questa cifra.
Nella foto il Ministro del LAVORO ELSA FORNERO in lacrime alla conferenza stampa del Decreto Salva Italia __NELLA FOTO UN MIO ARTICOLO DEL 15 DICEMBRE 2011 IN SECONDA PAGINA SUL QUOTIDIANO " L'UNIONE SARDA " di Cagliari