giovedì 24 dicembre 2009

Telefono blu: ecco le regole da seguire se la vacanza diventa un incubo


Non bastava il freddo, la pioggia, la neve , la nebbia e l'inefficienza storica delle ferrovie italiane , ora privatizzate (vedi denuncia del CODACONS per truffa ai clienti ..), a mettere in pericolo le festività. Secondo le proiezioni di Telefono blu su oltre 13 milioni di turisti che nel periodo compreso fra il 15 dicembre e il 15 gennaio 2010 almeno 90mila vedranno la propria vacanza rovinata o comunque in parte compromessa. Dall’inizio del mese le denunce presentate dai turisti al centralino nazionale 199.44.33.78 e attraverso i siti Telefonoblu.it e Sosviaggiatore.com sono state circa 5.200.

Se la vostra vacanza è stata rovinata o comunque resa poco godibile ritornare presso l’agenzia con cui avete stipulato il contratto e indicate con precisione i particolari delle vicissitudini. Evitare di consegnare le prove in originali, sono le sole che, in caso di azione legale, possono dimostrare quanto è accaduto: ricorsi prestampati o lettere tipo non servono a nulla.

DANIELE AMANTI : STORIA DI UN BAMBINO CHE SPERA


E' un libro meraviglioso, che sprigiona tantissima vita e fa comprendere come la strada dell'amore sia piena di molti ostacoli, ma ci camminiamo tutti: tenerci per mano significa affrontare questi ostacoli, aggirarli, saltarli, abbatterli. La storia di Daniele è entrata nel mio cuore, parla di questo bimbo come dei bimbi di tutti e del loro diritto di diventare uomini e di vivere una vita piena e degna, circondati dall'affetto di chi li ama. Il fatto che i proventi di questo libro verranno destinati completamente al Parent Project non fa che renderlo ancora più importante da leggere, comprendere e diffondere. "Daniele - Storia di un bambino che spera" commuove e rafforza l'anima: lo consiglio vivamente a tutti anche come un' intelligente idea regalo !

Daniele. Storia di un bambino che spera
Autore Lacalamita Cinzia (nella foto accanto alla copertina )
2009, 125 p., Editore Aliberti
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http://danieleblog.spazioblog.it/

http://www.cinzialacalamita.it/index.html
http://www.parentproject.org/italia/index.php?option=com_content&task=view&id=276&Itemid=168
http://www.danieleamanti.it/

venerdì 18 dicembre 2009

PARLIAMO DI SESSO : VIVERE LA SES/NSUALITA' CON LIBERO GUSTO

Vi segnalo un intervento della Dott.ssa Roberta Giommi inteso a demolire i nuovi miti/obblighi femminili.
"Palestra, cibo, correre, essere magre, superdotate nel sesso.
E ancora, disponibili, definite dalla propria capacità di conquista ed avvenenza. Possiamo dire “che fatica, respiriamo”, cerchiamo di emanciparci da nuove costrizioni. Quali sono le nostre caratteristiche principali: siamo simpatiche, opportuniste, disinvolte, ironiche, capaci di prenderci cura, dotate di forza e di autonomia, fragili o dipendenti?
Il sesso è bello quando
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siamo capaci di assaporare, di disporre di una libertà che rende ogni frazione di gesto e parole, di movimento e di intimità positiva perché sono dentro il gusto e il sapore del corpo dell’altro, perché abbiamo predisposto la nostra testa all’amicizia, abbiamo reso realistici e non distruttivi i confronti/scontri di coppia e siamo capaci di rendere vivo il nostro desiderio di sensazioni e di contatto.
Il sesso è preparato dall’allegria, dall’assenza di conflitti, da uno spazio che si può condividere, dalla confidenza della conversazione, dal fatto che ci sentiamo a nostro agio con noi stesse e non siamo imprigionate in regole che vengono dall’esterno.
Sempre di più si incontra nella consultazione sessuologia un nuovo modello di “sesso dovere”, dovere femminile e maschile di essere all’altezza. Costruiamo un tempo che vogliamo percorrere regalando al nostro corpo la sensazione di rubare il piacere e il gioco perché siamo entrate in una dimensione diversa, illuminata dalla complicità che si crea quando il cameratismo è forte e distrugge il gusto dell’opposizione, quando avendo reso il nostro corpo un amico lo possiamo mettere in contatto con il corpo del partner.
Quando smettiamo di vivere tutto come una sfida lavorativa: il sesso non è un lavoro deve essere iscritto nella dimensione del piacere, dell’amicizia, della comunicazione, della gioia, ma è possibile solo se abbandoniamo l’atteggiamento di sfida e di contrapposizione, e soprattutto di castrazione/competizione. Perché può essere importante cambiare il punto di vista?
Combattere nelle sue nuove forme un obbligo antico della donna di adeguarsi sempre ad un progetto che gli altri fanno su di lei, sia la dolcezza obbligatoria, sia la responsabilità, sia gli infiniti miti della bellezza, che può farla sentire affannosamente inclusa o disperatamente esclusa in un modello che le sta stretto.
Proviamo a capire, se abbiamo voglia di sesso, di intimità con il nostro partner abituale cosa ci impedisce di vivere le tre regole d’oro: assenza di conflitti, amicizia, scambio di piaceri. E se invece siamo alla ricerca di una persona nuova cosa vogliamo mettere in gioco nel momento dell’incontro, nella costruzione della storia.
Quando il sesso nasce solo da piccoli o grandi momenti di alterazione possiamo pensare a ragione che ci sono dei tabù operanti, quando approfittiamo di qualsiasi stanchezza, malumore, errori del partner per non fare sesso dobbiamo pensare che il sesso non ci piace. Dal sesso spontaneo, nella consultazione sessuologia si passa sempre al sesso competente, di cui un buono fattore costitutivo è il tono dell’umore e la sensazione di accettarci con i nostri cambiamenti e con i difetti fisici che abbiamo di base o si sono creati nel tempo.
L’allenamento neutro per un buon sesso è in ogni caso la modificazione dell’atteggiamento verso il corpo e verso i pensieri che devono diventare facilitanti e non inquietanti. In genere anche diventare di pessimo umore è un lavoro, nasce dal selezionare solo le notizie e i gesti o le parole degli altri che ci fanno stare male: se ho ricevuto tre complimenti e una critica e ricordo solo al critica sto lavorando per costruire il mio cattivo umore.
Stiamo parlando di uno sforzo che può risolvere problemi non troppo importanti e predisporre ad una facilitazione della respirazione e del fluire delle emozioni positive. Il sesso, le relazioni hanno una possibilità maggiore di muovere verso la disponibilità sessuale se questo nostro lavoro preparatorio, diventa una piacevole abitudine".

martedì 15 dicembre 2009

REGALI DI NATALE 2009 : IN TESTA L'ABBIGLIAMENTO , SEGUONO I LIBRI


Tra gli articoli che saranno acquistati di più spiccano i capi di abbigliamento (70,5%), genere destinato soprattutto ai familiari , seguono i libri (63,2%), i generi alimentari (56,7%), il vino (40,9%), gli articoli sportivi (35,4%), Cd e Dvd (33,9%). Queste le intenzioni di consumo per questo Natale che emergono da un' indagine Confcommercio .
La spesa media per i regali di Natale sarà
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di poco superiore ai 300 euro .
Coloro ai quali la maggior parte degli italiani intervistati dedicherà più frequentemente gli acquisti per i regali di Natale sono risultati i propri familiari (coniuge, figli, genitori, fratelli), con l’87,3% di risposte in questo senso.
Il 75,5% degli intervistati dedicherà i propri acquisti per i regali di Natale ad “altre persone di famiglia”, il 68,3% agli amici, il 67,1% acquisterà i regali di Natale per se stesso. Il 53,3% del campione, infine acquisterà i regali di Natale per i “conoscenti”, ovvero le persone con le quali intrattiene relazioni di lavoro (clienti e fornitori), una relazione professionale (il proprio medico, avvocato, ecc.), o di altro genere.
Il 66,7% di coloro che effettueranno gli acquisti per i regali di Natale, utilizzerà a questo scopo principalmente i punti di vendita della distribuzione tradizionale, il 48,8% effettuerà gli acquisti prevalentemente presso i punti di vendita della grande distribuzione organizzata, il 3,8% attraverso Internet, mentre il 3,4% utilizzerà principalmente “altre forme” della distribuzione.


lunedì 14 dicembre 2009

DESIGN E ARCHITETTURA IN NEW YORK


New York e' di per se' il simbolo di una metropoli . All'inizio del xx sec. sono sorti i primi grattacieli , che sono poi diventati un simbolo della citta', come quello della Woolworth (retail company) e soprattutto in seguito l'Empire State Building. Cattive lingue sostengono tra l'altro che questa citta' piena di vita, a partire dagli anni '50 avrebbe continuato a vivere della sua eredita' culturale e architettonica , come ad esempio il Seagram Building, costruito su progetto dell'architetto Mies van der Rohe , o anche il quartier generale dell'ONU e che da allora siano stati portati a termine ben pochi progetti innovativi, futuristici e coraggiosi. Nel Maggio del 2002 i lavori di eliminazione delle macerie a Ground Zero sono terminati e la citta' ha nuovamente iniziato a guardare al futuro con un gran numero di progetti innovativi come l'ampliamento del MoMA .
Cio' e' deducibile anche da un' osservazione piu' attenta dell'ambiente del design di New York , che e' caratterizzato dalla sovrapposizione di diversi ambienti creativi come l'architettura d'interno , il design di produzione, la moda , l'architettura, il cinema e la grafica.
I nuovi designer non sono semplicemente creatori , ma si occupano anche della produzione . Grazie all'informatica , essi sono in grado di controllare il processo di produzione dalla loro scrivania fino al prodotto finito e sono quindi indipendenti e aperti a nuove esperienze . Una testimonianza di tutto cio' la possiamo trovare per l'Architettura in giovani o consolidate realta' :Steven Holl Architects ,

Polshek Partnership Architects ,Taniguchi and Associates ,1100 Architect , FXFOWLE Architects , Archi-Tectonics, Richard Meier & Partners Architects , LOT-EK ,SOM-Skidmore ,Owings & Merril , Rafael Vinoly Architects . O nel Product Design :Karim Rashid ,Third Eye Studios , Kabalab ,Brave Space , David Weeks Studio , 54Dean , StudioDror ,Iglooplay by Lisa Albin Design ,dform, 521 Design , Designfenzider Studio ,ducduc, Zia-Priven Design , J Schatz ,hivemindesign, jGoodDesign . Per l'Interior Design , Hariri & Hariri Architecture , Roy Design, Marcel Wanders Studio ,Lewis.Tsurumaki.Lewis ,Lynch/Eisinger/Design ,konyk ,Workhop For Architecture , Shop Architects ,Leven Betts Studio ,bonetti kozerski studio , Desai/Chia Architecture , nARCHITECTS , EOA-Elmslie Osler Architect , tang kawasaki studio , Messana O'Rorke Architects , AvroKO



mercoledì 9 dicembre 2009

FINANZIARIA : per il GOVERNO il proprietario di un immobile puo' fare da se'

Riporto di seguito per intero il post pubblicato da "amate l'architettura" il movimento per l'architettura contemporanea gemellato con la associazione culturale
SPAZI CONTEMPORANEI di Catania ,con cui collaboro.
Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato il Disegno di Legge (Ministro,Brunetta) - collegato alla finanziaria - in materia di semplificazione dei rapporti tra Pubblica Amministrazione e cittadini. Cosi'finalmente la politica ha ribadito con chiarezza quello che gia' si era cominciato a percepire con il codice degli Appalti: 'IL PROGETTISTA IN ITALIA NON SERVE PIU' A NIENTE'.

Di seguito l'intervento .
"L'art. 7 del DDL sostituisce l'art. 6 del Testo Unico dell'edilizia n.380 del 6/06/2001, l'argomento e' l'attivita' edilizia libera, in pratica si liberalizzano gli interventi di manutenzione straordinaria. Per intenderci, d'ora in poi, il proprietario di un appartamento potra' eseguire lavori interni di qualsiasi tipo senza rivolgersi ad un tecnico e senza fare alcuna comunicazione all'Amministrazione. La cosa che piu' sorprende e' che il comma b stabilisce che gli interventi sono liberi sempre che non riguardino le parti strutturali dell'edificio, mi sembra che non faccia una piega, dato che tutti i proprietari di immobili sono laureati in scienza delle costruzioni e quindi sanno benissimo se l'intervento riguarda le parti strutturali dell'edificio. Ricordo che il 'grande' prof. Michetti diceva: 'ci sono edifici nel centro storico di Roma che stanno in piedi grazie alla carta da parati', mi sembra evidente che le problematiche di ogni edificio siano complesse e non sempre e' cosi' facile stabilire la pericolosita' di un qualsiasi intervento, anche lo spostamento di un tramezzo. Il crollo di via Jacobini a Roma qualcosa dovrebbe averci insegnato, da li e' nato il fascicolo del fabbricato che aveva un importanza fondamentale soprattutto nel conoscere e monitorare qualsiasi intervento di modifica di un edificio, si sa la fine che ha fatto l'istituzione del fascicolo, ora si vuole andare oltre liberalizzare senza alcun controllo da parte di un Amministrazione eliminando la figura del progettista e direttore dei lavori. Credo che tutto cio' sia di una gravita' inaudita, e badate bene qui non si tratta di una difesa corporativa della nostra categoria, ma di un problema di sicurezza di noi tutti. Il ministro Brunetta dove abita ? se per caso abitasse in un palazzo dove l'inquilino del piano di sotto facesse dei lavori di manutenzione straordinaria eliminando una parte strutturale, sarebbe contento il ministro di precipitare nel vuoto? Chiediamo alla politica di essere seri, ma si puo' essere seri scrivendo una legge in cui si dice che: 'l'attivita' edilizia e' libera salvo piu' restrittive disposizioni previste dalla disiplina regionale e comunque nell'osservanza delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attivita' edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico sanitarie, di quelle relative all'efficienza energetica nonché delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42 e successive modifiche'. Ma chi puo' stabilire se tutti i requisiti di cui sopra sono rispettati se non il professionista e allora perché bisogna comunicare il nome dell'impresa e non quella del tecnico? Proviamo a farci rispondere dal Ministro, per queste ragioni abbiamo scritto a Brunetta come del resto ha gia' fatto l'Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, (vedi link). A proposito ma in tutto cio' cosa fa il Consiglio Nazionale degli Architetti? Forse dorme? Pertanto invitiamo tutti a scrivere al Ministro Brunetta, facciamo sentire la nostra voce: r.brunetta@governo.it oppure su facebook lettera aperta al Ministro Brunetta Prof. Renato Brunetta Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'InnovazionePalazzo VidoniCorso V.Emanuele II 00186 Roma Gentile Ministro, Siamo seriamente preoccupati dall'art. 7 del DDL in materia di semplificazione dei rapporti della Pubblica Amministrazione con cittadini e imprese …, si sostituisce l'art. 6 del Testo Unico dell'edilizia n.380 del 6/06/2001, l'argomento e' l'attivita' edilizia libera, in pratica si liberalizzano gli interventi di manutenzione straordinaria. Siamo i primi ad affermare che bisogna combattere la burocrazia nella Pubblica Amministrazione, ma la strada giusta non e' certamente quella di eliminare la certificazione del tecnico. La cosa che piu' sorprende e' che il comma b stabilisce che gli interventi sono liberi, sempre che non riguardino le parti strutturali dell'edificio, ma il governo ritiene che tutti i proprietari di immobili siano in grado di stabilire se l'intervento riguarda le parti strutturali dell'edificio o meno ? Le ricordo che il noto prof. Michetti, (uno dei piu' grandi strutturisti italiani), diceva: 'ci sono edifici nel centro storico di Roma che stanno in piedi grazie alla carta da parati', mi sembra evidente che le problematiche di ogni edificio siano complesse e non sempre e' cosi' facile stabilire la pericolosita' di un qualsiasi intervento, anche lo spostamento di un tramezzo. Il crollo di via Vigna Jacobini a Roma nel 1998 causo' la morte di 27 persone, qualcosa dovrebbe averci insegnato, da li e' nato il fascicolo del fabbricato, che aveva un importanza fondamentale soprattutto nel conoscere e monitorare qualsiasi intervento di modifica di un edificio, ma la politica ha deciso che non serviva, i cittadini bisognerebbe tutelarli da vivi non piangerli da morti. Ora si vuole andare oltre, liberalizzare senza alcun controllo da parte di un Amministrazione eliminando la figura del progettista e direttore dei lavori. Credo che tutto cio' sia di una gravita' inaudita, e Le ricordo che non vogliamo fare una difesa corporativa della nostra categoria, ma esprimiamo la nostra reale preoccupazione per difendere la sicurezza di noi tutti. Chiediamo alla politica di essere seri, ma si puo' essere seri scrivendo una legge in cui si dice che:'l'attivita' edilizia e' libera salvo piu' restrittive disposizioni previste dalla disiplina regionale e comunque nell'osservanza delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attivita' edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico sanitarie, di quelle relative all'efficienza energetica nonché delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42 e successive modifiche'; chi puo', secondo Lei, stabilire se tutti i requisiti di cui sopra sono rispettati se non il professionista e allora perché bisogna comunicare il nome dell'impresa e non quella del tecnico? Certi della Sua sensibilita' per le problematiche esposte, la ringraziamo per l'attenzione e siamo in attesa di un suo cortese riscontro. Cordiali Saluti amate l'architetturaMovimento per l'architettura contemporanea
tratto da www.amatelarchitettura.com

venerdì 4 dicembre 2009

JOGGING , NOTIZIE UTILI ...

La corsa, oltre a essere benefica per tutto l'organismo, fa dimagrire.
Per ottenere questo beneficio, occorre però che seguiate un programma di allenamento idoneo, e soprattutto che le calorie che assumete con i cibi siano inferiori di quelle consumate dall'attività fisica .
All'inizio alternate la corsa con la camminata, finché non riuscirete a correre per almeno venti minuti di fila con andamento costante .
L’ effetto dimagrimento avviene dopo che
(cliccare sul titolo)





ci si è fermati. Quella strana sensazione che si avverte dopo l’arrivo, unita al rossore, indica che si è sulla strada giusta: mentre avvertite queste sensazioni dalle vostre cellule adipose il grasso se ne va.
Correre a digiuno: ottimi risultati si ottengono correndo a digiuno, senza prendere nemmeno un caffè. Consentita solamente l’acqua, nel caso se ne avverta il bisogno. I risultati si vedranno subito sui punti critici. Altro consiglio: non abbuffarsi subito con la colazione, ma aspettare un po’ di tempo, almeno un’ora. I risultati sui fianchi, ad esempio, saranno immediati.
Il minor tempo dedicato alla corsa può essere ottimizzato variando il ritmo della corsa all’ interno dello stesso allenamento (in pratica, corriamo per meno tempo ma facciamo più fatica )

mercoledì 2 dicembre 2009

IL VIDEO "VIRALE" DEL NO BERLUSCONI DAY


A proposito di comunicazione non convenzionale , ecco il video virale del NO BERLUSCONI DAY

IL MARKETING UNCONVENTIONAL DI COCA COLA


Vi segnalo questa operazione di comunicazione unconventional : flash mob e video virale

"If", il nuovo lavoro 'black' dell'artista catanese MARIO BIONDI


Anticipato dal primo singolo “BE LONELY” (in radio dal 30 ottobre), venerdì 6 novembre è uscito “IF”, l’atteso disco d’inediti di MARIO BIONDI , già disco di platino (con 70.000 copie vendute) in prenotazione.Pubblicato da Tattica ( dopo RENATO ZERO anche MARIO BIONDI ha scelto di non avvalersi di una major per la realizzazione del proprio album), “IF” contiene undici tracce inedite e tre classici della musica riarrangiati e rivisitati con lo stile inconfondibile dell’artista catanese. L’album è stato registrato tra Roma e Rio de Janeiro, masterizzato a New York e con il prezioso contributo degli archi registrati a Londra dalla Telefilmonic Orchestra London.
Da segnalare , a parer mio , l'" elegante " traccia "Something That Was Beautiful” , brano scritto per Mario Biondi da Burt Bacharach. Questa la restante tracklist dell’album:

“Serenity” (titolo originale “Sudden Senility” di H. Geller), “Be Lonely”, “Love Dreamer”, “Blackshop”, “If”, “I Wanna Make It”, “No Mo' Trouble”, “Ecstasy”, “I Know It's Over”(versione inglese del brano “E Se Domani” di Carlo Alberto Rossi), “Winter In America” (cover del brano di G. S. Heron), ”Everlasting Harmony”, “Cry Anymore”, “Little B's Poem” (cover del brano di R. Hutcherson), “Bon De Doer”.
Cosa ci comunica BIONDI con questo nuovo lavoro ,"If", dall'omonima canzone nel quale si invita a prendersi cura di se stessi, ad amare ogni attimo della propria vita, rallentando il tempo che ci investe. E' uno dei segni lasciati da questa voglia di pensarci su che Biondi mette nell'album dopo averla passata in rassegna nella propria testa. Un'opposizione dichiarata alle tendenze generali e generalizzate che rapidamente gli fanno dire: "di leggerezza e di superficialità ce sono anche troppe. Un po' tutti abbiamo bisogno di messaggi che ci coccolino un po' di più". Ed eccoli questi messaggi: l'inno alle cose belle della vita di "Serenity"; la narrazione delle belle melodie dalle quali è dolce farsi trasportare in "Blackshop"; il romanticismo di "I wanna make it"; l'estasi amorosa di "Ecstasy"; il preconcetto sdoganato in "Cry anymore" secondo il quale sarebbe la sofferenza l'unica via per esprimere l'arte; la felicità per la nascita di una nuova vita sulla terra". Non c'è spazio né per pessimismo, né per lamentele sul volto e nelle parole di Mario Biondi.