venerdì 26 febbraio 2010

DEBUTTO TRIONFALE DI MUTI AL MET DI NY , MA I MELOMANI NEWYORKESI BOCCIANO IL MINIMALISMO IN SCENA


Fischi per le scene di Herzog & Meuron, gli architetti svizzeri del «nido», il teatro olimpico di Pechino, oltrechè del negozio Prada di Tokyo , fischi per i costumi di Miuccia Prada , più da greco antico che da unno , fischi, infine, per la regia di Pierre Audi, giudicata troppo statica e minimalista (..."less is more" di Mies van der Rohe ) .
Riccardo Muti al suo debutto al Metropolitan Opera di New York con Attila , una delle sue opere verdiane preferite e tradizionalmente tra le piu' gradite dai melomani americani , il maestro napoletano, 68 anni, è stato a lungo applaudito, mentre regia, scene e costumi sono stati bocciati sia dal pubblico sia dalla critica americana .
"Eccellente l'orchestra, ma la produzione non mi convince del tutto…manca qualcosa" commenta pensoso un anziano signore newyorkese .L'effetto per molti è stato addirittura scioccante.
Forse sono ancora in molti a non essere abituati a tanta innovazione e modernità.

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