Il successo indiscutibile ottenuto dall'utilizzo dei buoni lavoro (3 milioni di voucher venduti nell'arco dell'ultimo anno e mezzo) porta l'Inps, nella persona del suo Presidente, Antonio Mastrapasqua, ad individuare nuovi e più capillari sistemi per la loro diffusione. In un'intervista a "QN" dell'8 novembre scorso, Mastrapasqua ha annunciato, infatti, che molto presto verrà sperimentata la vendita dei voucher dai tabaccai.In questo modo, il datore di lavoro dopo aver acquistato il voucher dal tabaccaio
potrà attivarlo con una telefonata, un sms o collegandosi all'Inps via web, dando così l'opportunità al lavoratore, allo studente o al pensionato di poterlo incassare presso qualsiasi rivendita di tabacchi del Paese anziché, come avviene adesso, soltanto presso gli uffici postali. Il Presidente dell'Inps ha fatto intendere, inoltre, che per il futuro potrebbero essere utilizzati altri canali di diffusione dei voucher come, ad esempio, gli sportelli bancari. Sempre nel corso dell'intervista a "QN", sono state evidenziate le diverse finalità, nonché il valore del sistema dei voucher. «Indubbiamente serve a far emergere forme di sommerso. Per questo saremo impegnati a diffondere i buoni anche nel Mezzogiorno dove sono più diffuse forme di lavoro non regolare. Ma i buoni creano anche possibilità di impiego, di lavoretti - ha spiegato Mastrapasqua -. Non tutti (famiglie, piccole imprese o enti) accettavano di pagare la baby sitter, il giardiniere, il collaboratore in nero, con il rischio di avere una persona senza coperture assicurative contro gli infortuni ma non sapevamo come regolarizzare questi rapporti. Adesso - ha concluso - con i buoni lavoro possono farlo in modo semplice e sicuro».
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